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Come nasce un’illustratrice: Veronica Pia

Pubblicato il 26/10/2022

Veronica Pia, classe 1999, è un'illustratrice che vive tra Asti e Pisa. Ha terminato nel 2022 il suo percorso di studi alla Libera Accademia Novalia. Sta terminando il progetto di un libro per bambini che uscirà nel 2023 e partecipa a concorsi internazionali di illustrazione.

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Veronica Pia, ha 23 anni e vive tra Asti e Pisa.

Nel 2022 ha terminato il percorso di studi alla Libera Accademia d’Arte Novalia.

Attualmente sta lavorando in smart working, o come preferisce dire, “lavoro sempre su una scrivania a vari progetti diversi, sparsi per l’Italia”. Veronica è un’illustratrice, sta terminando il progetto di un libro per bambini, di cui ha scritto anche i testi. Il libro uscirà la prossima primavera 2023 per la casa editrice Oso Melero di Padova.

Nel frattempo, continua a partecipare a concorsi internazionali di illustrazione.

Veronica Pia

La sua passione per le arti visive nasce mentre frequenta le scuole medie, quando si rese conto che le risultava facile avere ottimi risultati con pochissimo impegno, al contrario delle altre materie di studio. Negli ultimi anni del Liceo Artistico inizia un percorso più serio e strutturato, dedicandosi al disegno e alla pittura, con un interesse e una passione che andavano pian piano facendosi sempre più significativi.

Ispirata dalla letteratura sudamericana

Lo stile artistico di Veronica Pia è prevalentemente pittorico, morbido e dinamico, con una pennellata sempre ben visibile e volutamente accentuata.

La sua espressione è frutto di un lungo periodo di osservazione e studio dei Grandi Maestri della storia dell’arte, da cui ha preso ispirazione per portare avanti una forte simbologia narrativa, derivante dalla letteratura tradizionale sudamericana.

Gli artisti contemporanei o i classici a cui si ispira cambiano a seconda dei periodi, in base agli stati d’animo o a quello che sta approfondendo in un determinato momento. Tuttavia ha delle colonne portanti come El Greco, Picasso, Odilon Redon per la storia dell’arte e Jorge Golzàlez, Pablo Auladell, Charlotte Lemaire, Beatrice Alemagna, e Carll Cneut per l’illustrazione.

Il percorso alla Libera Accademia Novalia

Veronica Pia sceglie di frequentare la Libera Accademia d’Arte Novalia per due motivi: la validità dei percorsi formativi e dei programmi offerti e in secondo luogo, fattore determinante, la professionalità e la caratura artistica dei docenti.

Quando vidi alcune delle tavole dei docenti dell’Accademia, capii che volevo imparare accanto a quei professionisti. Così è stato”

La sua esperienza in Accademia è stata molto positiva nonostante gli anni del Covid e della difficile gestione dovuta alla pandemia. Un periodo che è stato sfruttato al meglio, in cui è riuscita a focalizzarsi per molti mesi su quello che i docenti le proponevano e consigliavano a lezione per riuscire a trovare il proprio stile personale: una ricerca determinata e costante, che l’ha premiata.

Sia virtualmente che in presenza ogni lezione era un pozzo di novità. Mi entusiasmava iniziare la giornata sapendo che avrei ricevuto mille stimoli da tante prospettive diverse, sempre in modo mirato, personale e professionale. Il tutto arricchito da una bella classe compatta, piena di potenzialità

Un consiglio per intraprendere un percorso artistico

Abbiamo chiesto a Veronica di dare un consiglio a chi, come lei, vorrebbe intraprendere questa strada: studiare e perfezionarsi, facendosi affiancare da qualcuno in grado di guidare il percorso per affermarsi con competenza professionale in questo mondo.

Diventa una spugna, ascolta tutto, sii curioso e lavora tanto fin da subito. Il resto pian piano viene da sé, ogni dubbio si dissolverà a patto che ci sia tanta volontà e voglia di fare.

Tuttavia i momenti più cupi arrivano per tutti, fa parte del gioco. La creatività è infinita, ma anche emozionale quindi talvolta ci si sente svuotati. L’importante è avere ben chiara la direzione verso cui stiamo andando, e continuare a lavorare”

E’ in questo modo che Veronica ha superato le difficoltà e i momenti più duri. Ci ha raccontato che nel quotidiano, quando sta per scoppiare, sciacqua i pennelli e si prepara per andare a fare una lunga passeggiata per ossigenare la testa e ripartire con la giusta concentrazione.

Il futuro

Non le piace parlare di futuro, preferisce costruire il presente giorno per giorno, verso una direzione che le è chiara da parecchio tempo, un percorso definito e praticamente già tracciato: fare l’illustratrice.

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